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L’incredibile storia di Shelley Naskar
Shelley è una ragazza di 19 anni che viveva nella baraccopoli urbana di Shalimar, una bidonville con tuguri adibiti ad abitazione, dove quasi sempre i fuggitivi dal Bihar o dal Bangladesh si stabilivano.
A causa di alluvioni o dei periodi di siccità i raccolti venivano ripetutamente persi e così la famiglia ha deciso di vendere le poche masserizie che disponeva per dirigersi verso Calcutta, in cerca di una possibilità meno dura di sopravvivenza.
Purtroppo, come loro ci sono migliaia di disperati che non hanno altra scelta se non quella di proporsi per lavori di fatica.
Shelley e la sua famiglia vivevano al di sotto della linea di povertà: senza l’aiuto di Missione Calcutta la ragazza non avrebbe avuto alcuna chance di uscire dal circolo vizioso della miseria in cui versano i suoi poveri genitori analfabeti.
Viste le condizioni estreme di povertà, la ragazza riceve aiuti a distanza da un nostro padrino: il supporto le ha permesso di frequentare la scuola e crescere in modo sano, ricevendo pasti, vestiario e cure.
Il suo sogno era sperare in un futuro diverso e l’istruzione era l’unica carta vincente per poter uscire da questa difficile situazione.
Ora Shelley ha completato con successo il corso per diventare revisore dei conti: senza i sostegni non sarebbe potuta uscire dal ghetto di Shalimar, avere un’istruzione e di conseguenza un lavoro.