Missione Calcutta sostiene un importante progetto di prevenzione oncologica in collaborazione con Cancer Fight Foundation a Calcutta. In questa intervista Sushmita Bannerjee, coordinatrice del progetto, racconta obiettivi, sfide e risultati del lavoro condiviso. Una collaborazione che mira a portare salute e consapevolezza dove ce n’è più bisogno.

 

1. Come nasce la collaborazione tra Cancer Fight Foundation e Missione Calcutta per questo nuovo progetto di prevenzione oncologica?

La nostra collaborazione con Missione Calcutta è iniziata con una visione comune: portare prevenzione e cure oncologiche anche alle persone più svantaggiate. Il vostro sostegno, garantito fino al 2026, ci permette di pianificare sul lungo periodo, mantenere attivi i servizi fondamentali e rafforzare la nostra presenza nelle comunità. Con continuità possiamo fare davvero la differenza, con campagne di sensibilizzazione, visite mediche e formazione del personale. È un supporto che dà stabilità e ci aiuta anche a costruire alleanze con altri enti, portando avanti una rete di cura più ampia e strutturata.

 

2. Il 31 maggio avete coinvolto quasi 200 persone vulnerabili: perché è così importante parlare oggi dei danni del tabacco in una città come Calcutta?

A Calcutta il consumo di tabacco è altissimo, soprattutto tra chi vive in condizioni di povertà. Molti iniziano da giovanissimi e spesso i prodotti usati sono economici, ma estremamente dannosi. In queste comunità il tabacco è quasi “normalizzato”, lo si considera un calmante o un’abitudine innocua, e mancano informazioni corrette. Abbiamo scelto il 31 maggio, Giornata Mondiale senza Tabacco, proprio per rompere questo silenzio e portare conoscenza. Per tante persone è stata la prima volta che sentivano parlare dei legami tra tabacco e tumori. Senza accesso a visite regolari o sostegno per smettere, iniziative come questa diventano cruciali per cambiare rotta.

3. Quali sono le principali barriere che incontrate nel promuovere la prevenzione oncologica nelle comunità più svantaggiate?

Le difficoltà sono tante. Prima di tutto la mancanza di informazione: molte persone non sanno riconoscere i segnali precoci del cancro e ci sono tanti miti che spaventano o confondono. Poi c’è il fattore economico: chi fatica a mettere insieme il pranzo e la cena non può pensare di pagarsi una visita medica. Ci mancano anche strutture sanitarie ben attrezzate e personale formato. In più, ci sono questioni culturali: in certi ambienti parlare di cancro è ancora un tabù, soprattutto per le donne.

 

4. Come si struttura concretamente il vostro intervento di prevenzione oncologica? Quali servizi offre il progetto che stiamo sostenendo insieme?

Grazie al sostegno di Missione Calcutta, possiamo coprire tanti aspetti fondamentali. Organizziamo campagne di sensibilizzazione, incontri nelle scuole, nei luoghi di culto, nelle piazze. Poi portiamo i servizi direttamente sul territorio: check-up, controlli mobili, assistenza per chi ha bisogno di approfondimenti o trattamenti. Formiamo anche operatori locali e volontari, così che il messaggio arrivi da dentro la comunità stessa. Offriamo anche sostegno psicologico, materiali informativi, e quando possibile usiamo anche WhatsApp o SMS per raggiungere più persone. In parallelo, raccogliamo dati per migliorare il nostro impatto. È un intervento molto articolato, ma che resta sempre vicino alle persone, concreto e accessibile.

 

5. Guardando ai prossimi mesi, qual è la vostra visione per questo progetto? In che modo credete che Missione Calcutta possa continuare a fare la differenza al vostro fianco?

La nostra visione è semplice: raggiungere più persone e non lasciare indietro nessuno. Vogliamo aumentare i controlli medici, formare nuovi volontari, rafforzare la rete di sostegno e usare tutti i mezzi possibili per diffondere conoscenza. In questo Missione Calcutta è un alleato insostituibile. Con il vostro sostegno possiamo mantenere operativi i servizi essenziali, ma anche immaginare nuove iniziative insieme. Il vostro impegno ci dà forza, credibilità e visibilità. È una partnership vera, che ci permette di andare avanti con fiducia. Vogliamo continuare a camminare fianco a fianco, condividendo responsabilità, valori e speranza.

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