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Insieme per l’Ucraina: diario di viaggio

6 Maggio 2022
missione calcutta

La nostra missione in Polonia si è conclusa e possiamo finalmente parlarvi del nostro viaggio aderente al progetto Insieme per l’Ucraina: assistenza per le mamme e i bambini in fuga dalla guerra.

Dal 21 al 24 aprile Doriana, progettista della nostra associazione, e Roberto Maresi, fotografo e volontario, hanno raggiunto il seminario della Provincia Polacca dei Padri Camilliani situato nella località di Łomianki-Buraków, vicino Varsavia, per aiutare la popolazione ucraina in questo momento difficile che il Paese sta vivendo.

Proprio qui, immerso nel verde, è presente un seminario della Provincia Polacca dei Padri Camilliani, adibito a rifugio temporaneo per le donne e i bambini che giungono in Polonia.

Le famiglie stanno giungendo da ogni parte del paese, specialmente da alcune delle città maggiormente interessate dal conflitto: Mariupol’, Mykolaïv, Char’kiv.

«È stata un’esperienza preziosa per comprendere, ancora una volta, quanto il contributo di ognuno di noi sia di fondamentale importanza per la gestione dell’emergenza umanitaria» spiega Doriana Somma. «Abbiamo deciso di agire subito, effettuando la missione in un contesto molto particolare. Il benessere di donne e bambini, soprattutto in una situazione emergenziale come questa, è stato fin da subito per noi una priorità».

Parole cui fa eco Roberto Maresi: «Dal punto di vista emozionale è stata un’esperienza estremamente d’impatto perché abbiamo potuto sfiorare questa immane tragedia. Ciò che mi ha colpito maggiormente sono stati gli occhi dei bambini, spesso persi nel vuoto. È difficile ricordarli senza provare ancora emozione. Dal punto di vista fotografico vale la regola che bisogna entrare in punta di piedi quando si fotografano le persone, a maggior ragione in un dramma come questo, perché si ha sempre l’impressione di essere degli intrusi».

Il seminario della Provincia Polacca dei Padri Camilliani ospita attualmente una trentina tra donne e bambini di tutte le età, dai 6 mesi fino ai 14 anni. Le famiglie ucraine stanno giungendo da ogni parte del Paese, specialmente da alcune delle città maggiormente interessate dal conflitto: Mariupol’, Mykolaïv, Char’kiv.

Attualmente, non si dispongono informazioni circa i loro programmi e i loro piani per il futuro: qualcuno sta aspettando i documenti per l’Europa, altri hanno in programma di tornare in patria quando tutto questo sarà finito, altri ancora desiderano rimanere in Polonia.

«Missione Calcutta ha svolto missioni nelle più svariate situazioni, ma è la prima volta che ci siamo trovati a operare in un contesto del genere e soprattutto in modo così tempestivo – spiega Marialuisa Casella, Direttrice Operativa della nostra associazione – perché sentivamo la necessità di vedere con i nostri occhi ciò che stavamo realizzando e soprattutto ciò che stava succedendo alle persone che stiamo tutt’ora aiutando. L’idea di casa e di famiglia è una tematica a cui teniamo molto e che noi di Missione Calcutta perseguiamo nei nostri progetti. Siamo molto contenti che, in un contesto per niente facile, si riesca a respirare un’aria di sicurezza dal punto di vista affettivo».

Con questa iniziativa, nata dalla tempestiva sinergia con CADIS, Salute e Sviluppo, Fondazione Pro.Sa, Fondazione Cesmet, MADIAN Orizzonti Onlus e la Provincia Polacca dei Padri Camilliani, abbiamo voluto raccontare la storia di tante persone che hanno avuto, e continueranno ad avere, la possibilità di trovare rifugio e protezione per loro e per i loro bambini, grazie all’attività della Provincia Polacca dei Padri Camilliani e alle donazioni di tutti voi sostenitori.

In questa situazione la nostra Hélène si sente particolarmente coinvolta: ha vissuto un’esperienza simile quando aveva 11 anni, in Alsazia. «Purtroppo, capisco perfettamente cosa si provi in quelle situazioni. Sono vicina a tutte le persone in difficoltà, ma anche a quelle che si danno da fare per aiutare il prossimo».

Vuoi scoprire maggiori dettagli sull’esperienza vissuta da Doriana e Roberto? Guarda il video qui e sfoglia la gallery per conoscere i volti di alcuni degli ospiti della struttura impegnati in attività di normale quotidianità.

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