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Missione Calcutta vola in Kenya!
Le ultime settimane sono state per noi ricche di grandi emozioni: Doriana, progettista di Missione Calcutta, è volata in Kenya!
Tappa fondamentale del viaggio è stata la Contea di Samburu, in particolar modo la località di Suguta-Marmar, sede del progetto.
In collaborazione con Caritas Maralal e la Diocesi di Maralal, con il partner tecnico The Tree of Life Kenya, e grazie al finanziamento dei fondi dell’8×1000 della Chiesa Cattolica Italiana della CEI – Conferenza Episcopale Italiana – stiamo operando attivamente per migliorare le condizioni dell’infanzia di circa 600 alunni e alunne della scuola Primaria Consolata.
Oltre alla ristrutturazione e alla distribuzione di materiale didattico, il progetto comprende anche interventi di supporto psicosociale per bambini e bambine vittime di violenza fisica e psicologica, ma anche l’ampliamento della fattoria scolastica per contrastare la grave insicurezza alimentare della zona e attività di contrasto alla COVID-19.
Visitando i villaggi nei dintorni della scuola abbiamo avuto, ancora una volta, la conferma che la povertà non è solo assenza di risorse materiali, ma è soprattutto mancanza di prospettive per il futuro e il senso di forte incertezza nei confronti del domani.
La maggior parte dei bambini che frequentano la scuola Primaria Consolata provengono da villaggi estremamente disagiati, ai margini della società a cui appartengono: i loro genitori non hanno risorse di nessun tipo e riescono a malapena ad assicurare loro un pasto al giorno.
Durante la nostra missione ci siamo recati anche nella contea di Wajir, al confine con la Somalia. La zona ha un clima desertico e soffre la mancanza di acqua: pensate che non piove abbondantemente dal 2019!
La situazione è drammatica, specialmente per i bambini: ancora oggi, il 45% dei decessi tra 0 e 5 anni avviene a causa della grave malnutrizione. Durante il nostro viaggio abbiamo incontrato tante madri che aspettavano impazientemente di far pesare i loro bambini e ricevere kit di superfood e beni di prima necessità.
Ci siamo imbattuti anche in una scuola di una località estremamente rurale, piena di pericoli per i propri alunni.
L’istruzione per la nostra associazione è fondamentale e gioca un ruolo centrale nella vita dei bambini. Crediamo che l’istruzione sia il diritto principe dello sviluppo, motivo per cui sosteniamo attività educative e costruzione di opere infrastrutturali, insieme alla formazione professionale e a progetti di imprenditorialità femminile.
L’ultimo giorno abbiamo visitato un istituto che accoglie circa 50 bambini da 0 a 7 anni abbandonati, provenienti da qualsiasi tipo di contesto: abusi, violenza, forte povertà. Pensate che la bambina più piccola ha meno di un mese di vita.
Continuate a seguirci per non perdere le novità e gli aggiornamenti sul progetto!